Il 24 marzo 1980 veniva assassinato Oscar Arnulfo Romero durante una celebrazione eucaristica nella sua diocesi di San Salvador. Quella data, che voleva mettere a tacere il grido della Chiesa per gli ultimi, è diventata ricorrenza per ricordare tutti i missionari martiri. Il nostro ufficio missionario diocesano ha voluto, perciò, ancora una volta invitare alla preghiera e al digiuno in questo giorno così carico di memoria guidando poi in serata la preghiera a Fossacesia in stretta collaborazione con il gruppo missionario della Parrocchia di S. Donato. Durante la veglia sono state portate dai ragazzi cinque candele di colore diverso a significare la testimonianza dei cristiani nei vari continenti mentre il tema “Andate e invitate” è stato declinato sui testi di Papa Francesco alla luce della Parola di Dio. Don Domenico Spagnoli, direttore dell’Ufficio, durante la sua riflessione ha ricordato quanto sia urgente riflettere su coloro che vengono assassinati per odio alla fede (dall’anno 2000 al 2024 sono stati annoverati 608 martiri) per superare la cultura del lamento e ritrovare le motivazioni più profonde nell’annuncio del Vangelo: “La chiesa non può rinunciare alla profezia, non può non restituire voce agli scartati della società in ogni parte del mondo, anche nel nostro Occidente sazio e disperato”. Subito dopo, i fedeli hanno ricevuto la testimonianza di Don Rosario, sacerdote originario dell’India e viceparroco a Fossacesia, che ha condiviso la sua gratitudine a Dio nella sua vita sacerdotale in un difficile e fecondo contatto con le sofferenze degli uomini e delle donne sia in India che in Italia. A seguire sono stati letti i nomi dei tredici cristiani ufficialmente riconosciuti come martiri nel solo 2024 e per ogni testimone è stato portato un fiore all’altare. Come ultimo segno, tutti i presenti hanno ricevuto dei “passi colorati” per ricordare la comune vocazione missionaria in cui ognuno deve invitare i fratelli e le sorelle ad una vita rinnovata dalla grazia e carica di umanità nuova.