Carissimi amici e confratelli,
ricordiamo con gioia la testimonianza di vita di san Francesco Saverio, patrono delle missioni, la cui memoria liturgica cade il 3 dicembre.
In questa occasione, si celebra la Giornata missionaria sacerdotale, dedicata in particolar modo ai presbiteri, ai religiosi/e e seminaristi, per un momento di riflessione sulla propria vocazione e sull’attenzione che la missione ha nel proprio ministero.
Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale di questo anno ci ha ricordato che “sotto l’ispirazione e la guida dello Spirito Santo che il Beato Paolo Manna, nato 150 anni or sono, fondò l’attuale Pontificia Unione Missionaria per sensibilizzare e animare alla missione i sacerdoti, i religiosi e le religiose e tutto il popolo di Dio. Di quest’ultima Opera fece parte lo stesso Paolo VI, che le confermò il riconoscimento pontificio”.
L’Unione Missionaria ha lo scopo di informare e formare alla missionarietà i presbiteri, i membri di istituti religiosi, le associazioni di vita comunitaria e istituti secolari, i candidati al sacerdozio, come pure le persone che prestano servizio nel ministero pastorale della Chiesa. Di animare e formare i fedeli battezzati nella loro responsabilità missionaria attraverso il servizio pastorale dei vescovi e dei presbiteri secondo il motto “Tutta la Chiesa per tutto il mondo”.
Vi invito ad aderire o a rinnovare l’iscrizione alla Pontificia Unione Missionaria, opera definita da san Paolo VI “L’anima delle Pontificie Opere Missionarie”, per poter comprendere e servire i bisogni locali di formazione permanente per la fede e l’evangelizzazione delle Chiese particolari, specialmente per quelle legate alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
Faccio mia l’esortazione del beato Paolo Manna: “Cari preti, l’annuncio è nelle vostre mani. Ci vogliono missionari! Il mondo ha sete di verità, ha sete d’amore. Ogni sacerdote per natura e per definizione è missionario”.
Con l’augurio di celebrare festosamente la memoria di S. Francesco Saverio e assicurando il ricordo nella mia, umile e costante preghiera, saluto tutti e ciascuno in Cristo Gesù.
Mons. Michele Carlucci
Vicario episcopale per le missioni