Ha detto Kahlil Gibran: “Non potrai mai consumare al di là del tuo appetito. Metà del tuo pane appartiene a un’altra persona e dovresti conservarne un pezzo per l’ospite inatteso”.
Come ci ricorda spesso papa Francesco, il vero culto a Dio deve consistere innanzitutto nel “dividere il pane con l’affamato, introdurre in casa i miseri, i senza tetto, e vestire uno che vedi nudo” (Is 58,7).
Le attività caritative si rarefanno di fronte alle difficoltà materiali proprie di ciascuno, ma anche ad un raffreddamento della fede. “Dinanzi ad ogni sofferenza umana, secondo le tue possibilità, adoperatiti non solo a sollevarle senza indugio, ma anche a distruggerne le cause. Adoperati non solo a distruggere le cause, ma anche a sollevarla senza indugio. Nessuno è seriamente né buono né giusto né verace, finché non è deciso, secondo i suoi mezzi, a consacrarsi, con cuore uguale, con tutto il suo essere, all’uno come all’altro di questi due compiti, che non possono separarsi senza rinnegarsi” (Abbè Pierre).
Ogni donazione è un atto d’amore e di generosità che fa risplendere il cuore e la vita.
Grazie a tutti voi che avete permesso quest’opera.
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